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A scuola di economia con Elsa Fornero

Martedì 16 aprile teatro Bolognini.

Utente Silvano Mazzeo

da Silvano Mazzeo

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Una mattinata con gli studenti e le studentesse degli istituti De Franceschi Pacinotti e Luigi Einaudi,

le due scuole professionali cittadine, ovvero le  migliori   per sbocchi occupazionali come rilevato da Eduscopio della  Fondazione Agnelli.

L’evento, martedì 16 aprile presso il teatro Bolognini e organizzato dal De Franceschi Pacinotti,

è stato introdotto dalla dirigente scolastica Barbara Paggetti, che ha illustrato le peculiarità degli indirizzi di studio della scuola.

Per il saluto istituzionale è intervenuta l’assessore all’Educazione e Formazione  del Comune di Pistoia,

Benedetta Menichelli in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

 “Parole, numeri e fatti dell’economia raccontati ai giovani”,

questo il tema affrontato dalla professoressa Fornero, docente di Economia e Management all’università degli studi di Torino,

il cui nome è legato anche, come ministro del lavoro e delle politiche sociali durante il governo Monti,

alla riforma del mercato del lavoro e del sistema pensionistico.

Molti i temi affrontati durante l’incontro, che fa parte del programma

di attività di educazione finanziaria per le scuole ideato dal professor Carlo Cottarelli.

Il rapporto tra famiglia, impresa, Governo e Resto del Mondo, l’importanza del capitale umano, la produttività,   il risparmio e gli investimenti; questi alcuni dei temi  trattati da Fornero e spiegati ai ragazzi con termini semplici e accessibili.

“Una prima alfabetizzazione economico finanziaria per contribuire a dare ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro alcuni   elementi di base – ha così spiegato Fornero il significato del suo intervento – l’economia riguarda tutti, entra nella vita di tutti i giorni e ogni scelta comporta implicazioni economiche”.

La professoressa  al termine della lezione ha risposto anche ad alcune domande che le hanno rivolto gli studenti.

“Ho trovato una platea di ragazzi e ragazze molto attenti e interessati – ha poi sottolineato –  a dimostrazione che  non è vero che gli Istituti Professionali sono scuole di serie B. Anzi, la preparazione e la formazione  che offrono queste scuole le rendono i veri motori della società del futuro.

E molto più utile un diploma di una scuola professionale  seria di una laurea priva di contenuti. Il modello della Germania a questo proposito ci può dare utili suggerimenti. Condivido totalmente – ha infine aggiunto Elsa Fornero –  quanto mi è stato sottolineato dalla dirigente scolastica,  sul bisogno  di aule in numero sufficiente per le necessità della formazione dei ragazzi”.

 

Elsa Fornero e Barbara Paggetti Fornero Fornero1 Fornero2 Fornero3

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