Quello che è stato allestito il 28 aprile presso la tensostruttura di via Dalmazia è stato più che uno spettacolo teatrale. È stata un’occasione di incontro e di discussione che i ragazzi
e le ragazze della nostra scuola hanno saputo sfruttare per riflettere sulle conseguenze di bullismo, prevaricazione e violenza. Nel corso della mattina del 28 aprile, gli studenti delle classi 1Aa, 1Ba, 1Ca e 1Da dell’ indirizzo agrario De Franceschi insieme alle classi 1CMe, 1CBe e 1BBe degli indirizzi benessere e manutenzione-assistenza tecnica del Pacinotti hanno assistito allo spettacolo “Il bullo”.
Si è trattato di una prova attoriale dell’interprete Sergio Procopio, attraverso la quale è stata raccontata la storia di un criminale che, dopo aver scelto in gioventù la strada della
violenza e dell’illegalità, vive tutte le sue giornate chiuso in bunker, lontano da quel mondo e da quelle persone di cui voleva essere padrone assoluto. La performance teatrale in gran parte mimica e clownesca ha ripercorso alcuni momenti salienti della vita del malvivente, ridicolizzando le conseguenze derivanti dalle sue scelte. Lo spettacolo ha voluto far riflettere gli studenti attraverso una modalità “partecipata” che ha visto il loro diretto coinvolgimento in scena.
Alla fine dello spettacolo, dopo un momento di rielaborazione, i ragazzi e le ragazze presenti, divisi in gruppi, hanno condiviso le loro impressioni attraverso parole e frasi significative.
“Credo che il fenomeno della violenza e del bullismo sia originato dal “non avere un perché nella propria vita”, dal non sapere dove stiamo andando e perché stiamo facendo qualcosa.
Quando ci manca questo ci sentiamo persi e la violenza sembra essere l’unica risposta”
(uno dei ragazzi che hanno partecipato)
Articolo del Prof. Francesco Polleschi e della prof.ssa Rachele Noferini referenti per la lotta e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo
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